Dedicated
to my mother Anna
<<
La mia vita, cosi'come la mia carriera, la devo tutta a mia mia madre
Anna.
Il suo talento musicale era grande come il suo cuore di mamma
mi
ricordo che cominciai a cantare tra le sue ginocchia
e a soli
sei anni, mi fece suonare l'armonium durante la benedizione Eucaristica
a Villabate
il mio paese
>>
Amava mio padre Nicola, noi quattro figli e aveva una grande
fede in Dio, e coltivava con forza quella sua naturale passione per
la musica e il Belcanto .
E' stata lei insieme a mio padre Nicola a credere in me e soprattutto
ad infondermi la forza e la perseveranza per superare gli ostacoli
e raggiungere le mie mete ,lo spirito, la gioia del divertire gli
altri, i miei cari , gli amici, il pubblico di un teatro
>>>
L'infanzia
in Sicilia
Simone nasce a Villabate in provincia di Palermo
da Nicola Alaimo affettuosamente detto Nicolinazzo per via della sua
mole, e Anna Pitarresi, a tutti conosciuta come "la signora Anna".
Poliedrico, vivace e amante feste e delle processioni e del folklore,
il piccolo Simone si faceva sentire da tutti gli abitanti del "cumuneddu
din capu", vicino la piazza centrale del paese di Villabate .Corre
e scorazza tra i vicoli come gli altri bambini, tra questi un futuro
campione di Atletica Leggera , amico al quale va un affettuoso ricordo:
Luigi Zarcone .
<<
di Luigi
mio amico di infanzia e compagno di tanti giochi
e gare , di corse di atletica e di partite di calcio
ho un ricordo
bello e sempre vivo
>>
Sin da piccolo segue la madre in chiesa alle prove di canto, alle
messe solenni ,o ad accompagnare col pianoforte i film di cinema muto
al cine-teatro della Vittoria.la madre infatti "Maestra di Cappella"
fondò la "Scola Cantourum" insieme a padre Orazio
Collura allora viceparroco di padre Riela della parrocchia S.Agata,
tanto che quest'ultimo soleva asclamare :
<<
Villabate
è il paese del Belcanto.!>>
Mio padre Nicola grande amante dell'opera lirica e assiduo frequentatore
del teatro Massimo a Palermo era un cantante dilettante ,un Baritono
dalla voce bella che, quando era accompagnato dalla maestria musicale
di mia madre al pianoforte, deliziava l'intera famiglia e il vicinato
cantando le arie piu famose di Verdi
>>
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Nicola
ed Anna si trovarono ad affrontare un duro periodo durante il dopo-guerra,
anni 50, con quattro figli , Onofrio, Nino, Pino,Simone (Enzo nascerà
alcuni anni dopo) e alcune difficoltà economiche , così
Simone nel '57 fu affidato al collegio di San Domenico a Bagheria,
Palermo.
Completati gli studi elementari lascia i suoi luoghi d'origine verso
Lingua Glossa in provincia di Catania raggiungendo il collegio dei
Padri Domenicani, dai quali riceverà una formazione totale,
di tipo prevalentemente classico-umanistica, ma anche sportiva.
< la mia infanzia in collegio me la ricordo felice
avevo tanti
amici, e i miei professori seri e pazienti davano ampio spazio alla
mia vivace espansività
>>
Ritorno in paese, gli amici, il teatro, la Valanga Villabate
Nel 1967 conseguita la maturità classica Simone torna a Villabate,
fa presto a ritrovare i vecchi amici e a farne di altri, diventa anche
presidente dell'Azione Cattolica della parrocchia S.Agata.
La comitiva era così vasta che organizzò, dando sfogo
alla bruciante passione dei ragazzi di allora, la prima squadra ufficiale
del Villabate calcio, categoria dilettanti di III a categoria.
<<
I nomi dei miei amici con cui formammo la Valanga Villabate
me li ricordo tutti: Giovanni Cannizzaro, Sandro Corrao, Umberto Bruno,
Andrea Fiorica, Nino La Franca, Franco Pitarresi, Pino Licata, Pino
Saduto, Pino Cottone e Luigi Zarcone, presidente padre Fiorello
>>
Come
un vulcano di inesauribile magma forma il coro parrocchiale e la prima
Filodrammatica Villabatese insieme a "Turiddu e Ancilino Pitarresi",
entrambi fratelli della madre Anna, recitavano le cosiddette Funzioni
cioè La morte e Passione di Gesu' Cristo in piazza .
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<<Amo
da sempre il teatro
mi ricordo del teatro dialettale insieme
a Pippo
Pericone,
Pippo La Franca, Saro Fontana
Una indimenticabile rappresentazione
teatrale fu "La cavalleria Rusticana in prosa "
dove io, oltre che a dirigere, impersonavo Turiddu, Mariella e Onofrio
Alaimo erano rispettivamente Santuzza e Don Brasi, Rosellina Cottone
Lola, Elvira Maria Lucia,>>
Fra
le tante attività svolte dal giovane Alaimo vi era quella di
cantare L'Ave Maria di Shoubert nella stupenda cornice della Cappella
Palatina a Palazzo dei Normanni a Palermo.
La voce e la interpretazione sincera e molto scenica di Simone emoziona
e arricchisce di significato quel momento forte , un atto d'amore
in musica.
Il matrimonio con l'Ave Maria da lui cantata diventa così un
must tra i già tanti ammiratori e amici.
Un giorno d'estate , tra il pubblico degli invitati vi era il Maestro
del Coro del Teatro Massimo, Mario Tagini, quest'ultimo ,dopo la cerimonia,
gli chiede se avesse intenzione di cantare in maniera professionistica,
lo convoca per una audizione al Massimo.
<<
In quel periodo ero un laureando e mi davo da fare insegnando
Italiano nei corsi regionali, mi trasferii a Biella, in Piemonte,
dove conobbi la mia prima moglie, Adele, da cui nacque Nicolò
Alessandro. Nonostante lo scetticismo e il suo parere contrario, decisi,
ci provo
.
Mi presentai al Teatro Massimo, chiesi del maestro, non ricordavo
nemmeno bene il nome.
Gina Cigna (La piu grande cantante lirica degli inizi del 1900 prima
di Maria Callas), mi fu risposto, insegnava al centro di perfezionamento
per artisti lirici del teatro Massimo di Palermo.
<<Cosa canta?>> Mi chiese, onestamente non conoscevo quasi
nulla della Lirica fino ad allora.
Cantai l'Ave Maria di Shoubert
Solitamente si canta in Si bemolle
M.e siccome non ci arrivavo , e senza nemmeno lo spartito, suonando
il piano la feci in Sol maggiore
Una grande impressione.
Al termine della mia vera, prima importante performance, Tagini mi
chiese di far parte del coro, ma Gina Cigna intervenne dicendo che
ero sprecato per il coro
<<Caro ragazzo, mi disse, io da Marzo di quest'anno 1976 sarò
la maestra dei giovani della Scuola di canto giovani artisti lirici
del teatro alla Scala di Milano, le interesserebbe anche una borsa
di studi?>>
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Teatro
alla Scala di Milano, i sacrifici, gli studi, i concorsi
Nel
frattempo Simone vince un concorso al teatro Vincenzo Bellini di Catania
e così arriva a Milano dove per tre anni ,tra il 1976 e il
79, frequenta il corso per solisti del Teatro alla Scala di Milano.
Lontano dai suoi affetti
e con grossi sacrifici ottiene un'importante attestato con il massimo
dei voti è l'inizio di una lunga serie concorsi lirici a livello
internazionale
1976: I° premio , "Giovani Artisti Lirici" Teatro alla
Scala di Milano
1977: I° premio , "Voci Verdine, Busseto", Parma.
1978: I° premio, "Beniamino Gigli", Macerata
1979: I° premio, "Belcanto", Ostenda, Belgium
1980: I°premio, "Maria Callas", Milano (R.A.I. mondovisione)
<<Il concorso che mi colpi di piu, e che ritengo sia stato il
mio vero trampolino di lancio è stato IL Maria Callas
Per tutta una serie di ragioni che successivamente spiegheremo.
Ci fu un forte pubblico televisivo con possibilità di Tele-voto,
ringrazio ancora tutti i miei amici che mi votarono da casa
>>
Il debutto, la profezia, il 1° premio MARIA CALLAS
Il
periodo Milanese fu tra i più difficili per Simone, in bilico
tra un matrimonio in crisi e già in fase di dissoluzione e
la scelta di una vita dedicata profondamente alla Lirica e alla musica,
un momento nel quale tutto sembrava compromesso.
<<Volevo
ritirarmi avevo intenzione di lasciare tutto
ma alcune persone,
tra le mie piu care e a questo punto determinanti,decisero di aiutarmi
a continuare
mio padre, mia madre e mio fratello Onofrio
>>
Sotto la direzione del Maestro Ettore Campogalliani, della Scala di
Milano, completa gli studi, ottenendo il massimo dei voti e ottenendo
così il primo debutto da solista.
<<Era
il 16 settembre 1977 , Pavia, interpretavo il Rigoletto di Giuseppe
Verdi, il giorno del mio debutto , la mia prima volta da solista davanti
a un grande pubblico
emozionato, ma felice e fortemente motivato,
riuscii solamente a cantare poche note
quando a un certo punto
un annuncio, inaspettato quanto triste per gli amanti del Melodramma,
raggelò le scene, interruppe lo spettacolo e ovviamente la
nostra performance
E' morta Maria Callas!
Il dispiacere
personale passò subito in secondo piano, era morta una vera
Diva dell'Opera, un talento unico e irripetibile come la sua voce,
unita a una naturale eleganza delle movenze e una drammatizzazione
viscerale.Nonostante la sua morte, Maria rimane per me la piu grande
interprete del mondo e di tutti i tempi
>>
Tornato
a Milano, riprende gli studi ed esattamente tre anni dopo ,nel settembre
del 1980, si iscrive alla partecipazione del I° premio Internazionale
di musica lirica dedicato a Maria Callas, con più di 400 partecipanti
provenienti da tutto il mondo e trasmesso dalla RAI in mondovisione.
<< Una sera nel mio appartamentino che dividevo con altri tre
studenti, ci fu una di quelle sere che se non sai cosa fare qualcuno
si inventa la classica seduta spiritica.
Così tra le insistenze dei miei amici, tra i quali una cosiddetta
medium, accettai di partecipare, ci sedemmo tutti attorno al tavolo
con le mani in cerchio rivolte verso una tabella con delle lettere
e un bicchiere in mezzo.
Dopo qualche scherzo e risata, lo spirito si fece sentire indicando
esattamente il suo interlocutore lettera per lettera: S,I,M,O,N,E.
Sono io mi dissi, fra lo sgomento e la incredulità, mi alzai
di corsa dal tavolo, ma era troppo tardi, i miei amici mi rimisero
al mio posto, lo spirito voleva comunicare solo con me. Chiesi allora
se questo spirito, e non il mio amico Gianni, sapesse il mio nomignolo
da bambino e che solo mia madre usava, risposta: S,I,M,O,N,C,I,N,O.
Come faceva a saperlo? Mi vennero i brividi di freddo, allora qual
è questo messaggio per Simone, chiese la medium! Risposta:
T,R,I,O,N,F,E,R,A,I, N,E,L M,I,O, N,O,M,E.
IL bicchiere cominciò a impazzire, ma la curiosità era
tanta, volevamo sapere per l'appunto il nome di questo famigerato
spirito, risposta: M,A,R,I,A, C,A,L,L,A,S.
Pure coincidenze , o cosa? Nessuno dei miei amici in effetti sapeva
della mia iscrizione
>>
A Novembre dello stesso anno, la profezia si avvera, Simone Alaimo,
partecipa al I°concorso Internazionale Maria Callas di fronte
a milioni di telespettatori, sarà il primo assoluto con un
padrino d'eccezione il grande Alberto Sordi. Questa vittoria rappresentò
il vero e proprio trampolino di lancio per l'ormai famoso Bass-Baritone
Simone Alaimo, a lui si avvicinarono manager e agenti pronti a firmare
un contratto milionario.
<<Scelsi la signora Nini Castiglione come mio agente, fu la
mia fortuna, fu per me come una mamma e un'amica, avevamo un rapporto
molto bello
>>
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I
Teatri piu grandi del mondo, il successo Internazionale
Per
Simone,Dopo il Maria Callas a Milano, si aprirono i palcoscenici delle
Opera House e dei teatri piu importanti d'Italia e del mondo, quali
:
"SAN
CARLO"di Napoli;
"TEATRO DELL'OPERA" di Roma;
"LA FENICE" di Venezia;
"MASSIMO" di Palermo;
"CARLO FELICE" di Genova;
"COVENT GARDEN"di Londra,Gran Bretagna;
"STAATS OPERA" di Vienna,Austria;
"STAATS OPERA" di Berlino,Germania;
"STAATS OPERA" di Monaco, Germania;
"OPERA" di Parigi, Francia;
"ELISEO" di Barcellona,Spagna;
"SAN CARLO"di Lisbona,Portogallo;
"REAL" di Madrid, Spagna;
Partecipa
ai grandi festival lirici, ormai con un ragguardevole bagaglio di
esperienze professionali e umane, consacrandosi cantante "Rossiniano"soprattutto
al Festival di Pesaro e in Aix en Provence in Francia.
Rossini e il debutto Americano
<<Amare Verdi è facile per un mediterraneo come me, è
drammatico, passionale
ma amo di più Rossini invece perché
mi da grandi emozioni interiori, in simbiosi con la mia natura artistica
>>
Corre
l'anno 1986 è' proprio "IL Maometto II°" di Rossini
che Simone dovrà interpretare al San Francisco Lyric Opera,
USA, con una delle compagnie più importanti del mondo con un
cast di assoluto prestigio mondiale.
<<Ero
il più giovane in mezzo a dei veri "mostri sacri"
della Lirica , tra cui ricordo, Marilyn Horne, June Anderson, Chris
Merrit, ed io il protagonista
Ero molto emozionato, guardai il
pubblico e gli spot-light rossi su di me, mi fermai in mezzo al palcoscenico,
cominciai a cantare
e fu un gran successo
>>
Dopo i successi di San Francisco e poi del "Memorial Opera"di
Chicago Simone è all'apogeo del successo, ma a consacrare il
suo successo fu la città che più di tutte simboleggia
il sogno americano, New York.
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LA
COLUMBIA ARTISTS MANAGEMENT INC. , IL METROPOLITAN THEATRE DI NEW
YORK
<<Dopo
una mia esibizione, a Chicago, incontrai Andrea Anson ,un agente della
Columbia United Artist's Management, accettai le loro proposte , firmai
il contratto per la mia prima tourne Americana, il debutto avvenne
al Metropolitan Theatre a New York, interpretai "Mustafà"
dell Italiano in Algeri di Rossini.
La grande Mela mi colpi subito, sebbene non fosse la prima volta
nel continente Americano, rimasi affascinato da questa città,
per la grandezza dei suoi spazi, la gente per le strade, moltissima
e di tutti i colori , i teatri di Broadway, i miei concittadini delle
comunità Italiane, così affettuosi
>>
Dopo
New York, Simone frequenta ormai stabilmente i piu grandi teatri Americani,
oltre a quelli già menzionati, i palcoscenici di Dallas, Houston,
Los Angeles confermandosi uno dei piu grandi
Interpreti Rossiniani di tutti i tempi.
<<
nonostante la mia vocazione "Rossiniana"Interpreto
sempre con piacere i ruoli nelle opere di Verdi, l'Attila , Simon
Boccanegra, Machbet, l'Aida , il Nabucco
>>
I personaggi femminili, le rappresentazioni memorabili
Durante
la sua lunga ed entusiasmante carriera, Simone viene a contatto con
i piu grandi interpreti della musica lirica e del Melodramma.
<<<
Tra
le figure femminili Joan Saterland, Australiana, ritengo sia la più
grande "Soprano di coloritura", dotata di notevoli capacità
vocali e ottima attrice, insieme interpretammo magistralmente "
Cosi' fan tutte" di Mozart, diretti dal mestro Majeras a Edinburgo
(Scozia).
A Nizza (Francia), vi fu l'incontro con Monserrat Cabballè,
io ero Wurm e lei la Luisa Muller nella omonima opera di Verdi
Arrivai
in ritardo in palcoscenico tremai al suo cospetto, ma si mise alle
mie spalle dicendomi di non preoccuparmi perché era una mia
amica
Fu un duetto strepitoso
Al termine, dopo le meritate ovazioni del pubblico venne a trovarmi
in camerino dicendomi:
<<Bravo ragazzo, ti interesserebbe cantare con me il Maometto
II° di Rossini?>>
Risposi ovviamente subito di si, innamorandosi della mia arte divenendo
per me quasi una consulente artistica, un'esempio di professionalità
e maestria scenica
>>
<<
Recitai per la prima volta con Marilyn Horne , un'altra
grande artista con la quale era un piacere, oltre che un onore, cantare
e vivere la scena
Mi ricordo la prima volta a Pesaro, facevamo
lo "Stabbat Mater"
Lei ,mentre cantavo, andò
in platea ad ascoltare
>>
Da Sinopoli a James Levine, passando da Savallish e l'amico Bruno
Campanella
Nel 1987 diretto dal maestro Sinopoli, Simone Alaimo recita e canta
in capolavori Verdiani , come l'Aida, il Don Carlos, Attila, Machbet
e ancora al Metropolitan Theatre of New York uno strepitoso Nabucco.
<< Tra i Maestri che mi hanno diretto durante la mia carriera,
veramente bravi, devo sicuramente citare dopo Sinopoli, Savallish,
Pippo Patanè, il mio carissimo amico Bruno Campanella e "least
but not last", come dicono gli americani, James Levine.>>
Simone
Alaimo recita e canto per una migliore interpretazione
<<
Mi definisco un cantante attore, perché il canto deve
essere accompagnato da tutti i gesti del corpo in armonia con la scena
e il pubblico, fu per questo che un giornale mi definì :
"La Callas al maschile", ancora lei?
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