La
sfida
Finalmente, nonostante tutto, quella estate del 1943 fu organizzato
un incontro veramente ad alto livello, sia tecnico che agonistico, nel campo
neutro di Bolognetta (In provincia di Palermo) tra La Palermo Calcio di serie
B al completo e il Villabate A.S.di II categoria. Non era
la prima volta che le due squadre si confrontavano sia in amichevole che in
tornei estivi.
Il Villabate era sempre stato un osso duro da battere, una squadra veloce
e affiatata dotata di alcuni elementi di categoria superiore in grado di segnare
anche su azione personale. La Partita, dai contorni amichevoli, aveva in realtà
un grande significato sia per i giocatori in campo che per i tifosi e gli
sportivi delle due squadre:
«Avremmo giocato contro la squadra piu blasonata della Sicilia, il mitico
Palermo, che militava nella serie nazionale Cadetta, composta da veri professionisti
e atleti di fama internazionale che ci tenevano a far bella figura e a rimarcare
la superiorità davanti a un pubblico di quasi 20.000 spettatori. Erano
accorsi, per assistere all'incontro, tifosi e appassionati da tutti i paesi
limitrofi e a questi si aggiunsero i numerosi sfollati dai quartieri della
citta di Palermo già residenti nei territori tra Vicari, Lercara Fiddi,
Marineo, Alia, Misilmeri,ecc».
La
Trasferta coatta
Molte persone si trovavano già a Bolognetta (piccola
Bologna?) una settimana prima della partita ospiti in casa di parenti o di
altri sfollati con i quali condividevano quel poco che le campagne e la solidarietà
siciliana riuscivano ad offrire. All'epoca, secondo i racconti dei protagonisti
sopravvissuti a questo brutto periodo della nostra storia, crebbe la solidarietà
tra le popolazioni unite sia per motivi affettivi, e sia per comuni condizioni
di grave crisi economica e sociale. La famiglia diventò un vero e proprio
punto di riferimento per i molti componenti dispersi, lontani al fronte o
a combattere chissa dove come militari del regio esercito ormai in disfatta,
o come partigiani del CLN.
Interi gruppi furono coattivamente deportati o perseguitati per motivi politici,
per razza e religione. Alcuni, soprattutto i capifamiglia, sfuggirono alla
guerra e alla fame emigrando, in particolare modo verso gli Stati Uniti d'
America con il famoso "ferr a boat" dall'inglese ferry boat. I collegamenti
e le line di comunicazioni erano praticamente interrotte o malfunzionanti,
il passaparola era il piu diffuso mezzo per avere informazioni circa i propri
cari, o sulle quotazioni della farina e della carne al mercato nero, o sul
contrabbando di ogni genere di articoli o servizi che costituiscono una parte
importante del commercio tra gli individui durante i periodi bellici.
L'analfabetismo era largamente diffuso tra le popolazioni del Sud del Mediterraneo
e i pochi giornali che venivano stampati e successivamente diffusi, subivano
una feroce censura e propaganda di regime. Radio Londra con i suoi notiziari
in lingua Italiana e Americana, risultava l'unico mezzo piu aggiornato e affidabile
in grado di raggiungere un discreto numero di ascoltatori.
Tramite
i pochi apparecchi radio a valvoloni si ascoltavano le ultime notizie riuniendosi
dove fosse possibile: nei bar, in casa del Parroco o al circolo sportivo,
in casa dei vari notabili e benestanti e pezzi da novanta.
Con radio Londra arrivarono ovunque le note delle nuove danze dal nuovo mondo,
il Jazz e il Woogie-Woogie, i trasgressivi Blues e Rock
'n Roll. I sud-Americani Mambo e il Tcha Tcha Tcha, ma soprattutto
l'Italo-Argentino, il sensuale Tango. Purtroppo, come macigni funesti,
arrivavano anche le notizie orribili dai campi di battaglia e gli elenchi
dei morti e dispersi, i danni degli ultimi bombardamenti...
Una
Passione a prova di
Bombe
"La
Disordinata Villabate" - III