Il
fischio d'inizio
Giacomino Troja è il primo a toccare la palla e, facendo sponda con
Gaspare Granata, evita la difesa e crossa teso verso lo scattante Angelo,
lo chiudono il terzino e il mediano avversari buttando la sfera in "enzi"
(dall'inglese Hands rimessa laterale), applausi scroscianti. Un ottimo biglietto
da visita: facciamo subito notare che la nostra difesa sta nell'attacco e
che non abbiamo nessun timore reverenziale. Attacchiamo sempre noi per i primi
minuti mentre il Palermo si limita a timide azioni di rimessa. Prese le distanze
e dopo avere sfiorato il goal prima con Antonino Cottone al 10' e poi con
D'Agati due minuti dopo, ci rendiamo conto che possiamo osare di piu. Il Palermo
tutto, e la difesa in particolare, è in apprensione per le incursioni
di fascia degli attaccanti giallo-rossi e il centrocampo fatica a tenere il
nostro pressing. Siamo ancora sullo 0 a 0 quando il nostro "Carabillesi,
cioè Giuseppe Pagano, aggancia con il destro d'anticipo una palla a
mezza altezza in centro campo e di prima serve Gaspare che con un cross teso
lancia la palla in area di rigore, secondo lo schema a freccia. Angelo in
mezzo stoppa la stera di petto e tira di destro di collo pieno: tiro potentissimo,
il pallone quasi buca la rete, è Goal. 20' minuto"
Disordinata
Villabate 1 - Palermo 0
Incredibile! Siamo passati in vantaggio, e la cosa ancora piu bella è
il fatto che a segnare è stato proprio Angelo. Stiamo giocando un bel
football, stiamo dando spettacolo, la piu bella partita della mia vita. Un
gruppo di nostri tifosi invade pacificamente il terreno di gioco per abbracciarci,
arrivano fiori in campo come ai "toreri nell' arena de toros", arriva
persino in campo una giarrettiera rossa, lanciata dal pibblico indimenticabile!
La ripresa del gioco,
smaltita la sbornia del goal, è subito sotto la pressione degli attacchi
ripetuti del Palermo che, non digerendo la "bomba", assedia la nostra
porta, chiudendoci nella nostra metacampo e mettendo a dura prova Nino, il
nostro portiere, che da vera "saracina" para di tutto. È
il 42' e l'arbitro concede un calcio di punizione in una, sulla linea della
nostra area di rigore. Anciluzzo viene ammonito per proteste, anche se non
ha fatto nulla in quella occasione. Schieriamo la barriera, il tiratore è
un vero specialista e lo conosciamo bene, da quella posizione ci ha gia colpiti
in altre partite; persino io sono chiamato a serrare le fila. Fischio dell'arbitro,
tiro ad effetto a rientrare angolato diretto all'incrocio destro dei pali,
sembra imprendibile. Nino vola e para bloccando la sfera come da manuale,applausi
e ovazioni "Bravo Nino Bravo!!! Forza ragazzi !!" è un altro
miracolo, gli saltiamo tutti addosso. Rialzatosi e con le lacrime agli occhi
dall' emozione, è proprio Nino a darmi la palla, quasi a ricordarmi
della mezza promessa della sera prima. Raccolgo l'invito, supero due avversari
e mi porto velocemente verso la meta avversaria. Passata la meta campo, corro
sulla fascia sinistra, supero con un tunnel il terzino, entro in area e con
un pallonetto supero il portiere in uscita: è il 2 a 0. Per alcuni
metri mi portano in trionfo, come se avessimo vinto la coppa Rimet. Baci e
abbracci da tutti i lati, non ci credo, sono pronto a giocare per altre due
ore, una grande festa sugli spalti, i tifosi cantano il nostro inno portafortuna
« correte scappate arriva lo squadrone di Villabate..Sivori Sivori!!.».
Vengono liberati in campo galline e porcellini con fiocchi colorati addosso
per irridere bonariamente i giocatori del Palermo, che nel frattempo si sono
resi conto che la situazione si fa difficile.
La
"disordinata" sembra il miticoTorino
Il primo tempo termina e rientriamo negli spogliatoi. Io e Angelo veniamo
caricati sulle spalle di alcuni nostri amici "forza iamo picciotti"
Nonostante la confusione intorno cominciammo ad avvertire come un tremore
sotto il terreno,un cupo vibrare che si faceva piu forte, come di un rombo
di tuono in avvicinamento.«Ma che cosa è? Lo senti anche tu?"
chiesi a Toto. Dopo pochi secondi, lo stadio si fermo per incanto, si sentiva
come un vuoto riempito da un rombo sempre piu minaccioso, e subito pensammo
che si trattasse di un terremoto. Il cielo terso di luglio si oscuro come
a causa di una eclissi solare in pieno giorno, ma a fare velo ai raggi del
sole e al blu del cielo non era la luna. Alzammo tutti gli occhi al cielo:
vi erano piu di 400 apparecchi alleati in volo, carichi di bombe, diretti
verso Palermo. Scoppio il panico; le sirene e le grida delle donne si confondevano,
la gente comincio a correre in ogni direzione istericamente, alcuni rimasero
travolti.
Questa volta le bombe non erano quelle dei calciatori, erano vere. Quei velivoli
bombardarono Villabate e per fortuna alcuni degli ordigni finirono nei terreni
argillosi attorno alla Ferrovia, attuale viale Europa; bombardarono i quartieri
Bandita e Acqua dei Corsari e parte della fascia costiera di fronte M.te Pellegrino,
colpendo pesantemente il Porto, la Kalsa e il centro storico. Quel giorno
gli aerei colpirono Palermo e più tardi Milano.
Una
Passione a prova di
Bombe
"La
Disordinata Villabate" - VIII