La Beffa "Buttana di lu infernu...Angelo.. u trenu persimu!" - Inizia l'Avventura
«Non sapevamo se piangere o ridere o altro ancora. Affiatati come in campo e spinti dalla voglia di partire, ci guardammo in faccia e contemporaneamente avvistammo l'unico mezzo disponibile per arrivare in tempo almeno per giocarci la seconda parte di gioco.
«Ce la possiamo fare, affittiamoci il tandem» Senza batter ciglio, insieme ci catapultammo dal custode delle biciclette, ma ancora col cuore in gola e la gioia di questa ultima speranza, controllando e rigirando le nostre tasche non ne usci nemmeno un centesimo di soldo, che cosa daremo in cambio? "Non vi preoccupate Picciotti, poi se ne parla, itivinni ca li raggiunciti, forza Villabati!" "Don't Worry, just go, see you later, go Villabate" Esclamò il custode don Masino, Ci sembro mandato dal cielo! «Vallo a fare, Santo, sono quasi 20 Km tutti in salita… ma ci pensi a come arriveremo alla partita?» esclamò giustamente Angelo, « Non ti preoccupare…. ca a scinnuta tutti i santi aiutano!!!» Risposi non sapendo cosa dire. Angelo al manubrio e io dietro, sui pedali di un tandem, cominciammo cosi, il riscaldamento tutto in salita!!!

COME COPPI E BARTALI
su per le colline siciliane

A Portella di Mare cominciammo la scalata. La "serra" con tutti i suoi giardini sempre verdi era davanti a noi, come anche la lunga strada che ci attendeva.La salita in forte pendenza lunga circa 2 Km, tra Misilmeri e Palermo, culmina in alto su una collina che, per chi arriva da Agrigento, é il primo punto di visibilità sullo stupendo golfo di Palermo: da qui si possono osservare le campagne e le zone costiere tra Capo Gallo e Monte Pellegrino, Chiavelli, Aspra, Ficarazzi e Bagheria. Fortunatamente la nostra fatica era alleviata dalla frescura dei grandi pini marini che costeggiano la strada, allora non asfaltata In silenzio pedalavamo concentrati, come due ciclisti gregari in corsa per recuperare il gruppo di testa sul gran premio della montagna.
Conquistata la vetta, Angelo si girò verso di me e felice, ma come me col fiatone, esclama: « Santo.. la prima è fatta, porca miseria !!!» Dopo un paio di discese verso il paese di Misilmeri, passando la vallata dell'Eleuterio sulla vecchia Agrigentina, affrontammo la salita piene di curve verso Resalaim (località cosi chiamata dagli Arabi , sorgiva di ottime falde acquifere) in direzione Bolognetta. Una durissima prova per i nostri quadricipiti e bicipiti femorali, la fatica cominciava a farsi sentire. Ci fermammo a una fontana bagnandoci anche la testa, il sol leone di luglio era nel pieno della sua potenza, tutto intorno l'oro dei campi di grano e di segale vibravano all'orizzonte come quasi friggessero, senza dire una parola e senza avere idea di che ore fossero riprendemmo la corsa.

Ore 15.00 il Treno Palermo-Corleone arriva alla stazione di Bolognetta
Il resto della squadra e dei tifosi della "Disordinata Villabate" appena arrivati con il treno erano cosi delusi e amareggiati da destare non poca curiosita tra i presenti alla stazione di Bolognetta. Chi avrebbe annunciato la formazione? Chi doveva sostituire i nostri due giocatori, pedine fondamentali del gioco e del collettivo, che solo per una frazione di tempo di ritardo avevano perso il treno? La squadra si trincerò dietro il silenzio. Comincia male per la "Disordinata".

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Una Passione a prova di …Bombe
"La Disordinata Villabate" - V

Storie

Prefazione

II

III

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VIII

IX