«Prima
di partire per S.Paolo del Brasile i miei amici
mi avvertirono, e non a torto, che chi partecipa alla "Corrida
di S.Paolo" per la prima volta non vince mai. Il percorso lungo
10 Km si svolgeva tra i palazzi della metropoli in un alternarsi continuo
di salite e discese in mezzo a un pubblico festoso e molto caloroso. La gara
era molto sentita, gli Italiani presenti non mi lasciarono mai solo, mi commosse
la loro accoglienza, il loro incitamento durante la corsa e stato continuo
facendomi sentire come a
casa, indimenticabili. Mi ricordo la foto in prima pagina sui giornali che
ritraeva le piante dei piedi dei migliori partecipanti, stranissimo, ma ancora
piu strana risulto la
competizione.
Alla partenza, tantissimi i partecipanti, mi inserisco subito nel gruppo di
testa sulla scia del tedesco Fleshen, resistendo
a quelle salite lunghissime che sembravano infinite, nel rettilineo finale
lanciai la volata. Il traguardo era vicino, ma non arrivavo mai, sara stato
l'effetto ottico e convinto d'essere arrivato mi fermo facendomi superare
dal gruppetto di testa. Fu quella gente che con caloroso incitamento mi fece
tirare fuori il mio carattere, uno scatto estremo di forza e coraggio che
mi permise di finire la corsa. Arrivai 7° ma gli Italiani,
numerosissima
comunita, mi festeggiarono come un vincitore, mi portarono in trionfo e organizzarono
una festa in mio onore che non dimenticherò mai. La trasferta in oriente
cominciò a Pechino dove, con la nazionale
Italiana,
arrivammo
qualche giorno prima per acclimatarci. Visitai cosi: il "giardino dell'
Imperatore", pensa, un territorio esteso quanto la mia Sicilia; la "grande
muraglia"; ma mi colpii molto osservare la mattina presto la popolazione
cinese praticare per le strade quella ginnastica dolce e sinuosa il "Thai-Chi".
Purtroppo il giorno della gara fui colpito da calcoli renali e praticamente
passai l'intero giorno in ospedale. Peccato perche mi sentivo in forma, ma
ebbi modo di rifarmi. Qualche giorno dopo, a Tokyo,
nonostante le coliche, riuscii ad ottenere un I°
e un 3° posto.»
(causa
la poca chiarezza degli appunti non possiamo riportare le relative distanze
e i tempi).
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9 - La corsa più strana e l'oriente